Italian Paleography

Chicago, Newberry Library, VAULT Wing Case MS folio Z 311 .G445

Alessandro Giunta

Alessandro Giunta Letter

Antwerp, 14 February 1603

 

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Ill(ustrissi)mo S(igno)re

Di Venezia dal S(igno)re Ottavio Ricasoli mi è stato mandato la di V(ostra) S(ignoria) Ill(ustrissi)m(a)

p(er) la quale ò visto quanto ne risponde sop(r)a la partita che lei restò

dovendo alla b(eata) m(emori)a di Franc(esc)o Cambi et come li agenti sua avevano

fatto molto tenpo fa saldo d’accordo d’or(di)ne del S(ignor) Aless(andr)o Bindi di Fir(en)ze

ed Raffaello Velluti et come p(er) resto di tutti li conti lei restava doven

do d(enari) 693 1/3 m(one)ta di Venezia, et che tanta som(m)a era pronta a fare

pagare in Firenze dalli S(igno)ri Capponi senp(r)e che di qua fusse consegnia

ta la livranza delli d(enari) 2200 – et ancho dato quitanza generale

di tutti li co(n)ti in la V(ostra) S(ignoria) ill(ustrissima) et la b(ata) m(emori)a di Franc(esc)o Cambi sop(rr)a di

che li farò risposta dicendo che quanto al debito che lei tiene co(n) detto

Cambi come era visto p(er) le partite asciende a molto et molto più et effettiva

mente sono tutti danari pagati p(er) lei et interessi patiti no(n) solo a ragione

di s(o)p(r)a come se li mettano in co(n)to ma si sono patiti interessi di 20 p(iccoli)

l’anno et no(n) so conosciere quale sia la causa che ne voglia dare questo

danno, et al mancho negare molto giusto che ne faccia fare buono li

interessi dal giorno che li agenti di V(ostra) S(ignoria) Ill(ustrissi)m(a) fecino el saldo co(n) detto Raff(aell)o

Velluti che nel p(r)ezzo lo rimetto in la amorevolezza sua che so no(n) decider

quello de li Ponere. Et se no(n) fusse che la livranza di V(ostra) S(ignoria) sta in mano

del S(ignor)e Gio(vanni) Batt(ista) Ghinucci – riceuto da la b(eata) m(emoria) di Livio B(er)tolucci il quale

p(er) farmi piacere prese a cambio da detto Ghinucci s(oldi) 1000 – et li dette

in mano detta livranza certo no(n) la inportunerei sop(r)a detti interessi

ma la necessità ne astringe p(er)ò ne la p(r)ego quanto p(r)egare si può a volerne

fare buono detti interessi – conforme a che la sua cortesia la ricercha

di che io li terrò molto obrigo et semp(r)e sarò p(r)onto a servirla in


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tutto lo che mi comanderà che lo riceverò favore et quello che V(ostra) S(ignoria) Ill(ustrissim)a

sarà servita che sia pagato darà ordina alli S(ignori) Capponi di Firenze che

ne seguino la volontà del detto S(igno)re Gio(vanni) Batt(ista) Ghinucci – che sborsando a li

sop(r)adetti Cappini li detti d(enari) 693 1/3 co(n) più li interessi che a lei gusterà

detti Cappini si obrigeranno che sarà consengniata a chi lei ordinerà la

livranza de li d(enari) 2200 – et di più sarà dato quitanza di tutti

li co(n)ti auti co(n) Franc(esco) Cambi. Et di nuovo la torno a p(r)egare che ne

voglia fare buono detti interessi p(er)chè in altra maniera detto s(ignore)

Gio(vanni) Batt(ista) Ghinucci Per fare servizio a la b(eata) m(emoria) di detto s(ignor) Livio

per amore mio resterà interessato alla ingrosso et la prego quanto

prima segua tale pagamento et li bacio d’ ongni reverenzia le

mane pregandole semp(r)e da Dio ongni felicità et co(n)tento d’i

str(umento) C. 14 di feb(rai)o 1603

       Di V(ostra) S(signoria) Ill(ustrissi)ma

          S(ervitore)

                   Aless(andr)o di Giunta