Chicago, Newberry VAULT Case MS VM 1500 .L84a
Carlo Ambrogio Lonati
Ajax
Milan, 1694
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Atto Primo Del Sig(o)re Carlo Ambrogio Lonati
Scena Prima Aiace tenendo Idrena per mano e Gilbo
Aiace
Vieni bell’idol mio e dal pavido sen sgoinbra l’orrore con
Cui t’ infastidi l’onda agitata Cara speme adorata non temer già si
cure tu le bell’orme imprimi in su l’arena e non rispondi ancor
che ti da pena Gilbo Signor che fai Io sto mirando l’in
discricion del tempo era scuro poc’ anzi era un mescuglio e di pioggie e di
lampi e di venti contrarii or che siam fuor del onde il diavolo farà che si rischiari
ecco la luna apponto Cieli Gilbo che veggio sogno vaneggio o
veglio Casandra non mi par Guardate meglio l’inganno ora si scopre
Ahi tu mi manchi o fugitiva luce e tu mi togli i rai nube importuna non
so son fuor di me effeti e dalla luna Dhe mio Nume se mai amorosa fa
villa in te s’accese p(er) che taci e la pace a me non rendi
Aiace i sospir miei tu non intendi t’amai ma non te ’l dissi e chiusa an
cora fora in petto la fiamma or che tu mi rapisci al Genitor al soglio cru
del che dovrò dir sciolto è l’imbroglio Idrena Idrena è questa il mio error già disuela la
non ignota voce e l’ scintillar di Cintia Astri spietati Bella condona ai fati e
sin che l’Alba sponti e sin ch’io torni nel vicino abituro il pie’ soggiorni
Gilbo gli assisti quanto o di sorte o d’Amor strani accidenti
Tormentosi momenti