Italian Paleography

Chicago, Newberry Library, VAULT folio Case MS 5345

Robert Dudley

Robert Dudley Letter

Florence, March 12, 1643

 

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Verso:

Al Molto Ill(ust)re Sig(no)re mio osser(vandissi)mo

Il Sig(nor) Benedetto Guerrini Secret(a)rio di Camera di S(ua) A(ltezza) S(erenissima) (etcetera)

In suo mano a pitti


Recto:

Molto Ill(ust)re Sig(no)re mio osser(vandissi)mo

Se sono otto mesi passati che S(ua) A(ltezza) S(erenissima) mio sig(no)re ha dato ordine p(er) mezzo di V(ostra) S(ignoria) per stam[pare] il pr(imo)o libro della mia opera et ancora per la carta e sin adesso non hanno stampato più di tre mezze foglie della dichiarazione: non ho mancato di solicitarlo di continuo et Lucini sta in fiorenza a posto per questo fine in ogni modo non ci è fatto altro di tre mezze foglie. Il stampatore dà colpa al S(igno)re Fran(ces)co Rondinelli della tardanza a me pare Gran Cosa la tardanza di questa in quale S(ua) A(ltezza) S(erenissima) ha mezzo mano e speso assai per grazia sua et io ne ho preso la fatiga di continuo di otto anni incirca di farlo e pure le cose pasano più che lentamente come di sopra e qualche mi da pui fastigio è che il Sig(no)re Rondinelli ha altri suoi negozi per attendere che sarà causa forze della prolongaz(io)ne: e non vuol permettere che altri facciano p(er) avitare la fatiga sua l’espedizione. Il Massi stampare e valente correttore e con aiuto del Sig(no)re Torricelli valentissimo matematica e mio amico lo farebbono la correzzione circa la lingua per amor mio, ma il sig(no)re Rondinelli non vuole; V(ostra) S(ignoria) piacerà p(er) servizio di S(ua) A(ltezza) S(erenissima) di informarsi bene del stampatore e del Lucini  la causa di questa si grande tardanza e poi informare a S(ua) A(ltezza) di pigliare qualche rimedio espediente altrim(en)te non si finerà mai così la spesa grande che S(ua) A(ltezza) ha fatto sarà inutile p(er) suo servizio e io perderò la fatiga di tanti anni et la riputaz(io)ne.

Per tanto baccio le mani di V(ostra) S(ignore) molto Ill(ust)re e li prego di operare p(er) amor mio con S(ua) A(ltezza) p(er) rimedio e me pare gran cosa anche il d(et)to sig(no)re no(n) vuol fare da sé né permettere che altri si faccia. Se bene il Ser(enissi)mo Principe Do(n) Lorenzo li ha pregato spesse volte p(er) l’espedizione (etcetera). Di villa le 12 di Marzo 1643 Ab Inc(arnatio)ne

Di V(ostra) S(ignore) molto Ill(ust)re

                                                                           Affet(tuosissi)mo servitore