Chicago, Newberry Library, VAULT Case MS 5086
Giacomo Castelvetro
Giacomo Castelvetro’s Autograph Documents
Italy, 1595
Go to Background Essay Go to Manuscript page |
”,,”Giacomo Castelvetro’s Autograph Documents “,”
Go to transcription of: | f. 123v | f. 124r |
BRIVE
RACCONTAMENTO
LA ‘NCORONATIONE
DEL GRAN DUCA
di Toscana, fatta in Roma
da Papa Pio V
a V di marzo
MDLXX
L’atto della ‘ncoronatione del gran duca di Tos=
cana è stato trattato et guidato con tanta se=
cretezza, che non solo il giorno inanzi che fu ce=
lebrato, ma anco la medesima mattina fue che
non ne fu veduto l’effetto et l’essecutione istessa,
è stato dubbioso et incerto anco alli sig(no)ri cardi=
nali, non che ad altri. Nondimeno per l’opinione
et conietture che vi erano quella mattina assai p(er)
tempo il sig(n)or conte Prospero d’Arco ambasciator
cesareo avendo forse anco inteso che alle tre ho=
re di notte il Papa haveva mandato a dire al
Lo ‘mbas(ciato)r cesareo
protesta contra
la ‘ncoronatione del
Papa fatta del g(ran)
duca.
Del gran duca di Toscana
sig(n)or Marc’Antonioo Colonna che volesse ritrovarsi la
mattina in capella per tenere la corona del gran
duca, sen’ andò a pallazzo, alle stanze di sua San-
tità, la quale intendendo che era ivi, imaginando
come dicono la causa della sua venuta, lo fece
intrare ed esso cominciò a parlare in questo
senso che il sig(no)re Dio, il quale è scrutatore[1] del cuore
de gli huomini, sapeve ch’egli dopo ch’era ambascia=
tore in Roma non haveva mai havuto affare
cosa che gli fosse più noiosa che di havere all’
hora a protestare a sua Beat(itudi)ne la quale di=
cesi gli risposa che se le guardasse pure perché
potria udire risposta che gli spiacerebbe, acché
dicesi che l’ambasciatore replicò che poi ch’
esso avesse detto quel che gli occorreva per ser=
vitio dell’imperadore suo sig(no)re, faria ben quisto
che sua Santità dicesse quello che gli piacesse.
In questo il Fiscale di sua Santità, che si tro=
vava presente disse ch’esso sig(no)re ambasciato=
re non poteva protestare non havendo mandato