Chicago, Newberry Library, VAULT Case MS folio E 5 .P7536
Lodovico Beccadelli
Life of Cardinal Reginaldo Polo and Senate Report by Marin de Cavalli
Italy, around 1560
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haveva riservandoli quest’ angelo perché
venisse a trarli delle tenebre e ritornarli
alla luce. prestando obedienza alla Sede
Ap(ostoli)ca come i suoi maggiori fatto haveano fu
da tutti risposto che gli ubbidiriano volontieri
e de gli errori passati chiesero se volle perdono
dimandando la santa beneditione la quale
il legato diedegli stando il re, la regina e gli
altri ingenocchiati, e molti lacrimando per
tanta felicità di poi tutti cantarono il tedeum
andando alla capella del re per rendere gratia
a Dio. Si attese di poi a restituire i religiosi
chiamandoli in Inghilterra et discacciandone
gli eretici che di molte parti vi erano concorsi,
et alli vescovati vacanti o tenuti da eretici
furono proposti vescovi catolici et persone tutte
dotte e buone come hanno poi mostrato nella
rivolutione che ha fatto il regno doppo la morte
della regina Maria. Che molti di quelli catolici
ellessero piuttosto perder robba et honori et
entrare nelle prigioni con pericolo manifesto
della vita che mai lasciare la s(an)ta romana Chiesa
tra gli altri vaccando l’arcivescovato cantauriense
che è primate di tutta Inghilterra volle la
regina che la denominatione havea di tutte
che questa chiesa fosse del card(ina)le Polo paredoli
honesto che al più honorato prelato del regno
si desse la più honorata chiesa, massime
sapendo quando l’essempio et autorità sua
gioverebbe agli altri prelati.
Della detta riconciliatione del regno fece
papa Giulio grandiss(im)a allegrezza in Roma publi
cando amplissimo iubileo et mandò la regina
in nome del regno e suo tre ambasciatori a dare
obedienza al papa che furono per l’ordine
delli ecclesiastici il vescovo Eliense e per l’ordine
de s(igno)ri e baroni il Sig(no)r de monte Aqui e per l’ord(in)e
de gentilhuomini un dottore Artù che poi rimase
ambasciatore ordinario per la regina a Roma.
Ma giunti apena in Italia hebbero nuova
della morte di papa Giulio che fu di marzo
1553 e poco appresso fu creato Marcello
detto — il car(dinale) di santa Croce il quale
è anche in Bologna li detti — fossero del publico