Chicago, Newberry VAULT Case MS 75.1
Feo Becari
Sacred Poems
Florence, between 1450 and 1499
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fa che tu serva a Dio
acciò ch’al fin non ti trovi dannato.
Pens’alla vita di Christo (et) de Sancti
quando ‘l demon dell’accidia t’assale
(et) vedrai p(er) le pene tutti quanti
esser andati al regno sup(er)nale
(et) considera poi gli eterni pianti
ch’acquista l’uom ch’a Dio non è leale
se la pena infernale mediterai
con fervor cercherai
d’esser in questa vita affaticato.
Deo gratias.
La sopradecta si canta come si forteme(n)te con tracto d’amo(r)e.
Evangelio delle beatitudini exposto.
Ognun con puro core
i dal Vangel di questo s(an)c(t)o giorno
acciò che sia adorno
delle virtù che narra el salvatore.
Descrive San Macteo ch’el buon Jesue
salì vedendo le turbe in sul monte
ma quando q(ui)vi a seder posto fue
li discepoli suoi con lieta fronte
(et) con l’orecchie prompte
s’accostaron allui (et) egli aprendo
la sua bocca dicendo
gli amaestrava come buon pastore.
Questa dimostra che voleva dare
nell’alto loco gli alti suo precepti
(et) si c’insegna le turbe schifare
p(er) conservarci mondi puri (et) necti
(et) sempre e sancti decti
se vuol come gli apostoli ascoltare
p(er)ché ’l divin parlare
è cibo p(er) lo qual l’altra non more.
In prima dixe quel maestro sancto
e poveri di spirito son beati
p(er)ché ’l regno de celi tutto quanto
è lor (per) che si son humiliati
(et) in timor fundari
a(n)no il principio della sapientia
(et) la lor conscientia
no(n) è inbractata di mondan amore.
Beati son miti (et) mansueti
p(er)ché la terra essi possederanno
questi son que patienti (et) q(u)eti
che ogninguria in pace sosterra(n)no
(et)eredi saranno
della terra di que che vivon sempre
p(er)ché colle lor tempre
vincon nel ben el mal sença rencore.
Beati que che stanno in pianto (et) lucto
p(er)ò che essi saran consolati
quest’anno quasi l’ cor di doglia structo
pe lor (et) p(er) gli altrui viçi (et) peccati
(et) sono scientiati
de mal del mondo (et) ben del paradiso
onde fuggono il riso
p(er) goder sempre Idio consolatore.
Beati que che anno fame (et) sete
della giustitia (et) d’ogni vero bene
p(er)ò che fien satolli (et) dalle rete
dell’inferno sian salvi sença pene
(et)rotte le catene
de corpi lor fruiranno quel sole
di giustitia che vuole
che forti sian contra ciascun errore.
Beati que che an misericordia
p(er)ò che essi la conseguiranno
p(er) essere con Idio questi in concordia
tutte le ‘ngiurie lor p(er)donatanno
(et) a miseri danno
subsidio quanto porta illor potere
p(er) poter poi godere
el trino (et) uno Idio nostro signore.
Beati que che son mondi di core
p(er)ò che essi vedera(n)no Idio
mondo non basta sol esser di fore
dall’op(er)e maligne ma il disio
aver semplice (et) pio
si che mondiamo el pensier el disire
p(er) poter poi salire
a quel monte ch’è Christo redemptore.
Beati tutti i pacifici sono
p(er)ché figliuo di Dio saran chiamati
questo son que ch’allo spirito buono
anno lor sensi tutti regolari
(et) fli animi ordinati
ad ubidir al pacifico Idio
p(er)ò col cuor giulio
an dentro pace se non l’an di fore.
beati quei che p(er) seguitione
patiscon volentier p(er) la giustitia
allor si prova la dilectione
q(ui)vi si monstra la vera amicitia
onde p(er) tal militia
e lor el regno de celi in eterno
p(er)ò si ben discerno
de septe don è pien questo tenore.
beati sete quando maladecti
dixe Iesu da gli uomini sarete
(et) se p(er)seguitati in facti en decti
d’allor p(er) odio vi ritroverrete
(et) ogni mal vedrete
p(er) me contra di voi decto mentendo
direte allor gaudendo
chi ci sepererà dal creatore?
Gaudete dunque (et) exultate molto
p(er)ché la merce vostra è copiosa
ne celi ove non vi può esser tolto
ek gaudio vostro da nessuna cosa
man vita gloriosa
vi troverete poi con meco in celo
dove sença alcun velo
vedrete la mia faccia con dolore.
Deo gratias.
Contasi come evangeli di quaresima (et) come pia(n)
gete con Maria.
Laude di nostra donna (left margin: Tennermi p(er) illa)
Gia(m)mai laudarti quanto degna se
madre di Dio la mia lingua no(o) po
che generasti quel che fece te
onde p(er) gratia ad te venuto fo
che preghel tuo figliuol che salvi me.
Per quell’eterno (et) infinito re
che’l tuo virginal ventre partorì
soccorri a chi col cor chiedo merçe
Maria di sguardi la mia pure fe
(et) non la vita mia passata già
che molto l’alma mia dolente ne
prega dunque Jesu p(er) carità
ch’allui ritorni con diricto pe.
Deo graus.
Cantasi come
Jamais tanti que ie vous revoie