Italian Paleography

Chicago, Newberry VAULT Case MS 75.1

Feo Becari

Sacred Poems

Florence, between 1450 and 1499

 

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Go to transcription of: f. 9r f. 9v f. 10r f. 10v f. 11r f. 11v
f. 9r:

fa che tu serva a Dio

acciò ch’al fin non ti trovi dannato.

 

Pens’alla vita di Christo (et) de Sancti

quando ‘l demon dell’accidia t’assale

(et) vedrai p(er) le pene tutti quanti

esser andati al regno sup(er)nale

(et) considera poi gli eterni pianti

ch’acquista l’uom ch’a Dio non è leale

se la pena infernale mediterai

con fervor cercherai

d’esser in questa vita affaticato.

Deo gratias.

La sopradecta si canta come si forteme(n)te con tracto d’amo(r)e.

 

Evangelio delle beatitudini exposto.

 

Ognun con puro core

i dal Vangel di questo s(an)c(t)o giorno

acciò che sia adorno

delle virtù che narra el salvatore.

 

Descrive San Macteo ch’el buon Jesue

salì vedendo le turbe in sul monte

ma quando q(ui)vi a seder posto fue


f. 9v:

li discepoli suoi con lieta fronte

(et) con l’orecchie prompte

s’accostaron allui (et) egli aprendo

la sua bocca dicendo

gli amaestrava come buon pastore.

 

Questa dimostra che voleva dare

nell’alto loco gli alti suo precepti

(et) si c’insegna le turbe schifare

p(er) conservarci mondi puri (et) necti

(et) sempre e sancti decti

se vuol come gli apostoli ascoltare

p(er)ché ’l divin parlare

è cibo p(er) lo qual l’altra non more.

 

In prima dixe quel maestro sancto

e poveri di spirito son beati

p(er)ché ’l regno de celi tutto quanto

è lor (per) che si son humiliati

(et) in timor fundari

a(n)no il principio della sapientia

(et) la lor conscientia

no(n) è inbractata di mondan amore.

 

Beati son miti (et) mansueti


f. 10r:

p(er)ché la terra essi possederanno

questi son que patienti (et) q(u)eti

che ogninguria in pace sosterra(n)no

(et)eredi saranno

della terra di que che vivon sempre

p(er)ché colle lor tempre

vincon nel ben el mal sença rencore.

 

Beati que che stanno in pianto (et) lucto

p(er)ò che essi saran consolati

quest’anno quasi l’ cor di doglia structo

pe lor (et) p(er) gli altrui viçi (et) peccati

(et) sono scientiati

de mal del mondo (et) ben del paradiso

onde fuggono il riso

p(er) goder sempre Idio consolatore.

 

Beati que che anno fame (et) sete

della giustitia (et) d’ogni vero bene

p(er)ò che fien satolli (et) dalle rete

dell’inferno sian salvi sença pene

(et)rotte le catene

de corpi lor fruiranno quel sole

di giustitia che vuole

che forti sian contra ciascun errore.


f. 10v:

Beati que che an misericordia

p(er)ò che essi la conseguiranno

p(er) essere con Idio questi in concordia

tutte le ‘ngiurie lor p(er)donatanno

(et) a miseri danno

subsidio quanto porta illor potere

p(er) poter poi godere

el trino (et) uno Idio nostro signore.

 

Beati que che son mondi di core

p(er)ò che essi vedera(n)no Idio

mondo non basta sol esser di fore

dall’op(er)e maligne ma il disio

aver semplice (et) pio

si che mondiamo el pensier el disire

p(er) poter poi salire

a quel monte ch’è Christo redemptore.

 

Beati tutti i pacifici sono

p(er)ché figliuo di Dio saran chiamati

questo son que ch’allo spirito buono

anno lor sensi tutti regolari

(et) fli animi ordinati

ad ubidir al pacifico Idio

p(er)ò col cuor giulio


f. 11r:

an dentro pace se non l’an di fore.

 

beati quei che p(er) seguitione

patiscon volentier p(er) la giustitia

allor si prova la dilectione

q(ui)vi si monstra la vera amicitia

onde p(er) tal militia

e lor el regno de celi in eterno

p(er)ò si ben discerno

de septe don è pien questo tenore.

 

beati sete quando maladecti

dixe Iesu da gli uomini sarete

(et) se p(er)seguitati in facti en decti

d’allor p(er) odio vi ritroverrete

(et) ogni mal vedrete

p(er) me contra di voi decto mentendo

direte allor gaudendo

chi ci sepererà dal creatore?

 

Gaudete dunque (et) exultate molto

p(er)ché la merce vostra è copiosa

ne celi ove non vi può esser tolto

ek gaudio vostro da nessuna cosa

man vita gloriosa


f. 11v:

vi troverete poi con meco in celo

dove sença alcun velo

vedrete la mia faccia con dolore.

            Deo gratias.

Contasi come evangeli di quaresima (et) come pia(n)

gete con Maria.

 

Laude di nostra donna (left margin: Tennermi p(er) illa)

 

Gia(m)mai laudarti quanto degna se

madre di Dio la mia lingua no(o) po

che generasti quel che fece te

onde p(er) gratia ad te venuto fo

che preghel tuo figliuol che salvi me.

Per quell’eterno (et) infinito re

che’l tuo virginal ventre partorì

soccorri a chi col cor chiedo merçe

Maria di sguardi la mia pure fe

(et) non la vita mia passata già

che molto l’alma mia dolente ne

prega dunque Jesu p(er) carità

ch’allui ritorni con diricto pe.

            Deo graus.

            Cantasi come

Jamais tanti que ie vous revoie