Italian Paleography

Chicago, Newberry Library, VAULT Case MS 227

Marsilio Ficino

Philosophical Considerations on God and the Soul

Florence, between 1480 and 1500

 

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f.1r:

OPINIONI DE PHILOSO

PHI DI DIO E DEL’ANIMA

Ordinate e disposte da Marsilio Ficino

fiorentino a Franc(esc)o Chapponi.

[L]a nost(ra) singhulare amitizia, amicho cha                                             5

rissimo, richiede che no(n) manchi in alchuna

chosa che chognioschi da ·tte esere deside

rata et massime esendo el desiderio tuo diritto

a chose non solamente oneste ma ezia(n)dio divi

ne le quali p(er) dichiarare chon piu diligenzia ri                                          10

peterò da p(r)incipio. Esendo l’astate p(r)eterita a Chan(no)

poli villa di Giovanni Manigiani uomo di somma

p(r)udenzia e amatore de’ filosophi, mi trovai un dì

ap(r)esso un fiumicello a l’onb(r)a chon u’ lib(r)o di Plato

ne nost(r)o el quale trattava della divina e uma                                           15

na natura. Allora io da ·tte dimandato ti dissi di

che materia el detto lib(r)o trattassi e dicendomi tu

che chosa è questa divina e umana natura credo

ti richordi ch’io ti dissi: le chose che ·ttu sai no(n) n’è di biso(n)

gnio che ·ttu l’a[m]pari, le quali parole ti dettono grande                         20

airazione, rispondendomi: chom’è possibile sape

re quello che in questa vita nostra aparato? Io alora

p(er) mostrarti che ·llo ingengnio umano sechondo l’o

pinione platonicha p(er) naturale overo divino lu

me in sé chontiene chongnizione inata di tutta                                            25

l’universa natura, cominciai chon diligenzia e

lungho ordine a dimandarti chome soleva fare

Socrate i(n) vari modi e diversi e tutame(n)te che natu

ra credessi che ·Ddio e anima chontanessi, p(er) dife

renti modi d’interoghazioni trovai finalme(n)te                                           30

potere ne l’uomo tanto è lume del p(r)opio inge

ngnio che buona parte di quello che di queste na

ture Platone disputa p(er) p(r)opio inteletto e fan[tasia


f.4r:

Chosì di qualunche chosa p(r)duce divina potenzia

la sapienzia a l’etterno in sè forma lo esenplo

e quali esenpli Merchurio chiama iddee e Platone

origine e Aghostino verità, ma che metti ella te ver-

setta intenzione. Alchuni teologi potenzie a                                                5

ttive, altri no(n)ni fórmali, Cicerone inteligenzie,

ingenit(e), Senecha semi etterni e inchoazioni,

Orfeo luce p(er) ·lla qual chosa li esempli di tutte le

chose etternalmente nella divina sapie(n)zia cho

nsistono onde la potenzia è afine di sua bontà crea                          10                   

el mondo p(er)ché sechondo l’openione de’ pensati filo

sofi Iddio non ad altro fine volse el mondo creare

se non p(er) chominciare inpartire e defundere la bo

ntà sua p(er) l’universo. Adunque la potenzia di

vina è chagione eficiente, la sapienzia esenplo                                 15

bonità fine d’ongni chosa recata. Questa parte to

cha Platone nostro padre di tutti  e sapienti ne

lle p(ro)poste parole in però che quand’egli disse circha

i ·rre del tutto, tutte le chose chonsistono intese che

nella sapienzia di Dio la quale si chiama re p(er)ché             20

p(r)opio è ufico della sapienzia reggere e ordinare

chonsistano etternalmente le nature esenzie, fo

rme, esenpli, iddee, razioni, intenzioni, inteligenzie,

verità etterne d’ongni chosa p(r)odotta. Agunse di poi

chostui e chagioni di tutti e beni singnifichando la po                     25

tenzia la quale l’universa platonicha famiglia

apella del mondo eficiente chagione e disse di tutti

e beni accò che nessuno intenda el male da divina

potenzia p(r)occedere sì chome nella Re pu(blica) di Platone

si manifesta. Utime agunse e a fine di lui e ongni                            30

chosa intendendo l bonità divina la qule elli

medesimo ne lib(r)o della creazione del mondo disputa

esere quel fine ch’à mosso la potenzia e la sapienzia

sua alla p(r)oduzione mondana. E simile i suoi