Italian Paleography

Chicago, Newberry Library, VAULT Case MS 70.5

Jacopo Bracciolini

Commentary on Petrarch’s Triumph of Fame

Italy, 1480

 

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”,,”Commentary on Petrarch’s Triumph of Fame “,”

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f. 1r:
Nel cor pien d’amarissima dolceza Risonavan ancor gl ultimi accenti Del ragionar che sol bra,a e appreza E vole dire odi e mie tristi elenti E piu cose altre quandi vidi allegra Girsene lei fra belle alme lucenti Avea gial sole la benda humida e negra Tolta dal duro volto della terra Riposo della gente mortale egra E sonno e quella c’anchor apre e serra Il mio cor lassoia pena eran partiti Chi vidi incominciare un’altra guerra O polimia i priego che m’aiti E tu memoria il mie stile accompagni Che prendi a ricercar diversi liti Huomini sa(n)cti gloriosi e magni Pelle parti di mezo epelextreme Ove sera e mattina el sol si bagni I vidi molta nobil gente insieme Sotto l’ansegna d’una gran reina Che ciascun ama riverisce e teme Ella aveder parea cosa divina   El populo romano superiore pella sua singularità et inme(n)se virtù: a tutti gl’ingegni degli scriptori conosciendo niuna                                         E daman dextra havea quel gran romano Che fen germania en francia tal reina

f. 1v:
                        Primo ch(e) triumpho a Roma fu T. Tatio: ultimo Probo       Modo fi triumphare    dopo /: cosa esser più acepta (et) grata agli uomini ch(e) la victoria per dolcissimo testimonio d’essa ordino ch(e) p(er) et(er)na memoria e suoi ciptadini subiugati (et) vincti e nimici delloro i(m) perio triomphanti ritornassino nella patria e un me desimo di a Signori prigioni tornassino el fine della vita e a vincitori l’ imperio non sendo però lecito p(er) ogni victo ria triumphare conciosia cosa ch(e) p(er) legge fussi p(ro)hibito nessuno potere conseguire tanta gloria se in una bap taglia no(n) havessi morto cinquemilia huomini et al successore havessi lasciato la provincia onde partiva quieta ne poteva triumphare no(n) havendo dictatore. o consolo o pretore debellato enemici: Solo Pompeio magnio inna(n)zi all’età legitima del consolato due volte triumphò: factosi tirare el triumphale carro da ele fanti: usato innanzi a quel tempo d’esser tracto da chavagli. El primo ch(e) triumphassi a Roma fu Tito Tatio Sabino consorte nello imperio, di Romulo fundatore di Roma, l’ultimo Probo trigesimo sexto imperadore nel qual tempo trecento venti triumphi furono con docti al capitoliopitolio con tanto apparato e tanta ma gnificentia ch(e) più facile è a inmaginarlo ch(e) a scriverlo. Impero ch(e) prima /: e magistrati publici et la religione ro mana per ordine fattosi incontro al triumphatore ch(e) aspectava fuor dalla ciptà: gran numero di gente con grillande di fiori in testa et innumerabile multitudine

f. 12v:
Mecenate Adoptò Tiberio suo figlastro, Iulia, unica figliuola co(n) sino pella sua disonesta vita insieme con una figliuola di detta Iulia, nè mai più le volle vedere: e accorge(n) dosi di poi dello errore havea co(m)messo in vituperarsi come si ricordava di loro ch’era spesso: subito piangeva e torme(n) tavasi con grandissima passione d’animo dolendosi dello havere havuto figliuoli et della morte di Mecenate suo amicissimo dal qual tempo innançi mai havea ha vuto huomo ch(e) gli havessi detto il vero: e ch(e) se fussi vivo no(n) harebbe co(m)messo tanti errori. Pella la qual cosa si può co(m) prehendere di quanto utile sia a principi, e a ciascuno havere chi parli liberamente seco, et ricordigli quello che risulta utile et honore, sendo usati non sentire mai voce alcuna se non di lodatori e assentatori, de quali è grandissima copia nelle corte loro. Nella goventù sua Augusto ebe gravissima infamia di più vitii. Onde Marco Antonio daceva havere acquistato l’adoptione dell’imperio p(er) essere stato Cesare innamorato di lui: fu bellissimo di corpo, doctissimo in greco e in latino, in phi losophia, et in arte oratoria, ma più in poesia, nella quale facultà scripse più cose. A tempi sua Virgilio, Ovidio e Horacio furono celeberrimi, et in Roma moltiplicò tanto el popolo ch(e) vi si trovò uno milione e ducendo sessanta migliaia di bocche di cittadini romani. Morì a Nola terra nel reame presso a Napoli miglia quattordici, deta danni sessantta(n)ta sei meno di tre(n)ta cinque, havendo