Italian Paleography

Description:

Chicago, Newberry Library, VAULT Case MS 122
Battista Malatesta
Prayers to Saint Jerome
between ca.1450 and 1500

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Transcription:

O glorioso padre o almo doctore.
O sole fulgente electo a quel collegio.
Che circundava el supremo pastore.
Spirito dotato di tal privilegio.
Che i mortali excedevi i(n) sapientia.
Vergine sacro et co(n)fessore egregio.
Tu contemplavi la divina essentia.
Vivendo in carne et lalma in dio rapita.
Delle cose future prendevi scientia.
Norma di sanctita fu la tua vita.
Di pudicitia mirabile exemplo.
Tucta di gratia et virtu redemita.
Di spirito sancto inmaculato templo.
Et per la fe prepugnatore invicto.
Contra a ongni heresiarcha ti contemplo.
Chi ben ruminare vuole cio chai scripto.
Colle legante stile ben ti discerne.
Riprendere con fervore ciascun delicto.
Per questo electo clericale te sperne.
Con falsa infamia offuscando el tuo zelo.
Ma tua vita exemplare suo dire prosterne.
Col sacro studio rimovesti el velo.
 [Dal] ydioma h[ebrayc]o [dal vo]lume.
Che con ambo le mani ci [spe]gne al cielo.
Lucerna accesa [di supe]rno lume.
In sublime c[andela]bro locata.
Che nella chi[esa] splende s[e]nza fume.
Lanima tua [cha (Christ)o avevi] oblata.
El tuo giogo [suave] et [peso] leve.
Lieta porta[va in carita fonda]ta.
Con grande aus[terita] sempre teneve.
Alla ragione [e sensi subiu]gati.
Ne mai riposo qua(s)i al corpo deve.
Cibi squisiti et [mangia]ri dilicati.
Tutti abor[rendo] pane et acqua pura.
Dava rist[oro a m]embri attenuati.
La sacra pelle avevi arrida et scura.
Che sol di[sacch]o i(n) [leremo] vestita.
Ora pativa gran freddo ora gram calura.
Li visitasti alcuno anacorita.
Poi di [loro dando a post]eri notitia.
Vivesti [in bethele]m vero cenobita.
Assidua [fu la tua] spiritual militia.
Ne mai in otio [al]cuno ti disolvesti.
Pero che in quello ciascuno male se initia.
E perche i(n) ongni prelio sempre rimanesti.
[Delli] adversari tuoi vitorioso.
Del premio eterno qui larra obtenesti .
Oltre piu volte el tuo sire gratioso.
Solevava el tuo spirito a tanta gratia.
Che lo vedevi tra li angeli glorioso.
Dalla qual visione lanima satia.
Molti di stava senza cibo alcuno.
O gloria excelsa de tucta la dalmatia.
Tu stavi absorto i(n) dio che trino (et) uno.
Dilectandoti i(n) lui con tal dolceza.
Che sprimere nol poria calamo alcuno.
E ben giusto mi pare che chi dispreza.
Tucte le volupta solo idio amando.
Tale ora festeggi i(n) mirare sua belleza.
Uno i(m)perfecto piacere avesti usando.
Di leggere Tulio (et) Plato tuoi divoti.
Laudabile exercitio i(n)terpolando.
Ma poi per observare ei s(an)c(t)i voti.
Facti dinanzi al giudice eternale.
Da quello studio e sensi fuoro(n) rimoti.
Che lo spirito fu rapto al divino tribunale.
Dove dio ti fe fragellare sicche giurasti.
Mai piu no(n) leggere alcuno libro tale.
Poscia el tuo tempo tucto a dio donasti.
Verginj coniugate et continente.
Con splendida doctrina illuminasti.
Di tua mira eloquentia et excellente.
Clerico layco subdito et prelato.
Prendeva cibo a se conveniente.
Al successore di Pietro tant eri grato.
Che ti scriveva senza el tuo consiglio.
Son quasi membro dal corpo tronchato.
Et di cio patre no(n) mi maraveglio.
Per che dal bon sentier no(n) deviava.
Essendo imitator di si car figlio.
La cui perfectione si divulgava.
Nel secol tuo et yh(es)u col quale regni.
La gloriosa fama tua aumentava.
O felici que monaci che degni.
Fur di star tech[o] al presepio ove nacque.
Coluj che con suo morte i(n) noi la spengni.
Come tra bruti li nascer li piacque.
Cosi un fero animale ti fe subiecto.
Che ivi a tuo piedi mansueto giacque.
Bensi de vergognare chi a i(n)tellecto.
Non ubbedir [a te] poi chun leone.
Indomito adempieva el tuo precepto.
Hor quando della terrestre pregione.
Dilibero tirarti lalto idio.
Et quietarti in sua fluitione.
Essendo in mezo del consortio pio.
De tuo figliuoli et redemtore ti chiama.
Dicendo veni ad me dilecto mio.
Possiedi el bene che ongni apetito sfama.
Poi che combatuto ai si virilmente.
Prendil triumpho che tua voglia brama.
Et tu a lui o buon yh(es)u clemente.
Hor mi ricevi pero che a te vengno.
El qual morendo le giuste vie ai spente.
Poi duca mio nel qual fiducia tengno.
Una mirabile luce ti coperse.
Che i(n) te discese dal superno regno.
Onde el tuo corpo no(n) potea vederse.
Da i discepoli tuoi le cui popille.
Dai pianti et lucti loro fuoro asperse.
Scorrere ben si vedieno come scintilla.
Celeste i(n)telligentie or quindi or quivj.
Cherano di tal mistiero liete et tranquille.
All hora quel divino splendore stette ivi.
Poi disparendo seco asumpse lalma.
Per collocarla ove i(n) perpetuo vivj.
Bene ve rimase tua corporea salma.
Che odore suave [porgeva dintorno].
Teste di tua virtu inclita et alma.
Multiplicava idio di giorno i(n) giorno.
A suplicanti dei suoi benefitij.d.
De i quali io sitibonda a te ritorno.
Dislegami caro padre dai miei vitij.
Vedi che i(n)essi tanto asuefacta sono.
Che dubio ho di gire aglinfernali hospitij.
In te ho posto ogni mia speranza (et) pono.
Che sia mio protectore et sia mio duce.
A cui per serva et ancilla sempre mi dono.
Lalta tua disciplina che reluce.
Nella oscura mia mente pur talora.
Adalcuno buono desiderio me conduce.
Ma la pena mia el dolore che macora.
E che tal seme no(n) produce fructo.
Anzi sie tolto et in me no(n) dimora.
O interpetre sacro o divinal co(n)docto.
In cui scientia doni lingua i(n)fuse.
Colui dal quale se plasmato (et) prodocto.
Per la singulare gratia che i(n) te pose.
Quello ingegno perspicace (et) acuto.
Che i prophetici detti i(n) originali ci spose.
Te suplico humilemente che tu adopere.
Tanto eficacemente con tuoi prieghi.
Chio fermi lamor mio nel bene di sopre.
Dolce mio difensore el quale non neghi.
Mai e tuoi sufragij a chi co(n) fe tinvoca.
Ma col suo creatore lunisci et leghi.
Quantunche la mia fe sia i(n)ferma et poca.
Pure io i(n)te spero et i(n) te mi confide.
Che exaudire vogli omai mia voce roca.
Abbi pieta di me maestro mio fido.
Dischaccia si dense tenebre chi veggha.
La semita che mi co(n)duci al somo sido.
Lalme tue prece la mia vita reggha.
 [Guardandomi dal usi]tate colpe.
Accioche indarno i tuoi libri no(n) leggha.
 [Gloperati] dilelecti scrivi et colpe.
Nella flicto mio cuore la cui memoria.
Struggiere tucto mi faccia nervj (et) polpe.
Avendo tanto offeso el re di gloria.
Almeno i(m)petra per me de humilita lamicto.
Che mai no(n) cerchi laude transitoria.
Solo nella croce abbi gloria ove conficto.
Fu el benigno gesu e nei tuoi meriti.
Che mi difenderano nel grande conflicto.
Tu sai refugio mio che li membri i(n)erti.
Sopra el sepolcro ove el tuo corpo giace.
Humiliati i(n) terra taggio collanimo offerti.
Guardami adunque mio padre dal saghace.
Nostro adversario il quale forte temo.
E per che io salire possa alla tua pace.
Jeronimo sancto ora maiuita al puncto extremo.
Deo gratias. Am(en).

Confiteor deo omnipotenti et beate marie
semper virgini beato ieronimo et omni
bus sanctis. et tibi patri megraviter peccas
se persuperbiam i(n) lege dei mei cogitatione.
delectatione. obmissione. consensu. visu. ver
bo. et opere. mea culpa. mea grave culpa. mea
massima culpa. ideo deprecor beatam (et) glori
osam virginem mariam. beatum ieronimu(m)
omnes sanctos (et) sanctas dei (et) te patrem ora
re pro me ad [dominum] yh(esu)m (christu)m patrem omnipo
tentem. peccavi d(omi)ne miserere mei.

—Transcription provided by Tonia Triggiano